Il Festival della Filosofia si svolge regolarmente durante un fine settimana di metà settembre ed è caratterizzato da lezioni magistrali, mostre, concerti, film, giochi e cene che trattano temi attinenti alla filosofia.
Per tutta la durata del weekend (venerdì, sabato e domenica) le lezioni magistrali vengono tenute nelle piazze pubbliche, nei teatri e nelle chiese delle tre città. Tutti gli eventi sono gratuiti. Ideatrice e guida ne è stata Michelina Borsari, fino al 2016 Direttore scientifico del Consorzio per il Festivalfilosofia, oggi diretto da Daniele Francesconi.
Nel corso degli anni, il festival ha visto la partecipazione di personalità importanti nel campo della filosofia e non solo, come Enzo Bianchi, Jeremy Rifkin, Marc Augé e Zygmunt Bauman.
Nell'edizione 2007 si sono registrate oltre 130 000 presenze e oltre 100 000 in quella 2008.
Secondo la Gazzetta di Modena nell'edizione 2012 del Festival dedicato alle "cose" si sono toccate le 180.000 presenze.
Nonostante le difficoltà dovute all'epidemia di COVID-19, l'edizione del 2020 ha comunque registrato una buona partecipazione, giungendo molto vicino alla capienza massima di 40.000 posti su prenotazione. L'edizione del 2021, nonostante le stesse problematiche, ha registrato un'affluenza ancor migliore, superando ampiamente le 35.000 presenze.
L’edizione 2022 del FestivalFilosofia, in programma dal 16 al 18 settembre nelle città di Modena, Carpi e Sassuolo, sarà dedicata al tema “giustizia”, per mostrarne le trasformazioni nelle sue diverse sfere.
In società interessate da una ricostruzione materiale e spirituale, la questione della giustizia riguarda temi di redistribuzione, ma anche criteri di accesso, tra merito, competenze e tutele. Tema non solo filosofico e politico, ma anche teologico, per eccellenza, il discorso della giustizia interseca il suo rapporto con la legge e la pena, ivi incluse le questioni di riconoscimento.
Mentre nuovi soggetti emergono come destinatari e oggetti di giustizia, il tema si presta per una valutazione complessiva di passaggi di fondo della storia e della cultura italiana.
Piazze e cortili ospiteranno 53 lezioni magistrali in cui grandi personalità del pensiero filosofico affronteranno le varie declinazioni del tema per mostrarne le trasformazioni nelle sue diverse sfere. In società attese da una ricostruzione materiale e spirituale, la questione della giustizia riguarda temi di redistribuzione, ma anche criteri di accesso, tra merito, competenze e tutele. Nel campo ampio del rapporto tra i popoli solleva urgenti e impegnativi interrogativi sul rapporto tra la pace e la guerra. Tema non solo filosofico e politico, ma anche teologico, per eccellenza, il discorso della giustizia interseca il suo rapporto con la legge e la pena, ivi incluse le questioni di riconoscimento. Nuovi soggetti emergono come destinatari e oggetti di giustizia, ponendo il tema del rapporto tra le generazioni. L’edizione 2022, mentre conferma lo stretto legame con i maggiori protagonisti del dibattito filosofico, presenta venticinque voci nuove. Tutte le autrici e gli autori stranieri, con una sola eccezione, sono al loro debutto al festival.
Tra i protagonisti ricorrenti si ricordano, tra gli altri, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari (componente del Comitato scientifico del festival), Barbara Carnevali (componente del Comitato scientifico del festival), Donatella Di Cesare, Roberto Esposito, Maurizio Ferraris (Lectio “Coop Alleanza 3.0”), Simona Forti, Umberto Galimberti, Michela Marzano (Lectio “Rotary Club Gruppo Ghirlandina”), Stefano Massini, Salvatore Natoli, Massimo Recalcati, Chiara Saraceno, Carlo Sini, Stefano Zamagni (in collaborazione con la Fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi sociali).
Tra chi è al “debutto”: Joanna Bourke, Anne Lafont, Brunilda Pali, Vittorio Emanuele Parsi (Lectio “Confindustria Emilia Area Centro”), Walter Scheidel, Wolfgang Streeck, Jörg Tremmel (Lectio “Gruppo Hera”), Lea Ypi (Lectio “BPER Banca”).
Il programma filosofico del festival propone anche la sezione “la lezione dei classici”: studiosi e studiose autorevoli, tra cui Philippe Audegean, Giuseppe Cambiano, Arianna Fermani, Tommaso Gazzolo, Filippo Gonnelli e Sebastiano Maffettone, commenteranno i testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema della giustizia. In via sperimentale, alle ore 18 di ciascun giorno sarà trasmessa in diretta una lezione sui canali del festival.
Se le lezioni magistrali sono il cuore della manifestazione, un vasto programma creativo (ancora in corso di ultimazione) coinvolgerà performance, musica e spettacoli dal vivo. Mentre diversi appuntamenti espositivi documenteranno situazioni di frontiera delle questioni di giustizia – dalle condizioni di diseguaglianza all’esperienza della reclusione – alcune conversazioni e testimonianze eminenti faranno il punto su come attivare energie sociali per iniziare il contrasto delle ingiustizie. Poiché la ricerca di giustizia non è solo un esercizio teorico, ma anche una pratica, diverse iniziative performative e laboratoriali richiameranno la dimensione attiva del prevenire le ingiustizie e del riparare i torti, conducendo il pubblico a esperienze di immersione, partecipazione e immedesimazione.
Tra i partecipanti: Roberto Saviano con una testimonianza sul coraggio della verità per contrastare il male della criminalità; Gianrico Carofiglio con un reading sul tema della gentilezza e della riparazione; Luigi Ciotti e Gad Lerner in un dialogo sulla lotta alle mafie. E inoltre Filippo Neviani (Nek), a dialogo con Paola Saluzzi sulle virtù della solidarietà e dell’amore per il prossimo. Non mancheranno le iniziative per bambini e ragazzi. In scena anche Giovanna Marini e Umberto Orsini con uno spettacolo tratto da una ballata di Oscar Wilde sul carcere di Reading, nonché Roberto Citran con uno spettacolo sulle diseguaglianze nel continente africano. Oltre trenta le mostre proposte in occasione del festival da un’ampia rete di istituzioni artistiche pubbliche e gallerie private. L’insieme del programma creativo coinvolge e sintonizza tematicamente una rete di quasi 150 partner culturali.
Il festival è promosso dal “Consorzio per il festivalfilosofia”, di cui sono soci i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e la Fondazione di Modena.
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